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TORNARE A VIAGGIARE CON I GEMELLI

26 Febbraio 2015
Ti svegli una mattina e pronunci senza neanche rendertene conto questa frase “basta ora dobbiamo partire!“. Quando metti su famiglia, le valige finiranno probabilmente in cantina; e con i  gemelli il rischio è di dimenticarsi anche dove metti la chiave per aprirla.

Da quando sono nate le pupe, salvo una fuga Canaria vissuta in parte sotto una sbagliata stella, la “fobia paterna in caso di partenze” ci ha diretto sempre e solo nella stessa casa di famiglia… Quella delle certezze, delle tante lavanderie e delle pulizie da fare. Quella a buon mercato e dove dove nulla cambia e mai cambierà.

E così un giorno di gennaio stufa probabilmente dell’ennesima vacanza trascorsa seguendo quel confortante copione, lui ha deciso di assecondare il fuoco da Mila Azuki che si era acceso nei miei occhi e in neanche una settimana ci siamo organizzati per trascorrere un lungo weekend in montagna.

Ad aspettarci c’era una bella camera che sarebbe stata rifatta da qualcun altro che non ero io, con dell’ottimo cibo servito puntualmente alle 7.30 e una piscina dove poter cuocere lentamente tutto il pomeriggio a 30 gradi. Abbiamo scelto una situazione molto comoda lo ammetto, ma in quel momento entrambi, per la prima volta avevamo bisogno solo di questo. Per ripartire a volte bisogna cedere al compromesso e rinunciare così allo zaino in spalla per scegliere di portare con se 3 grandi trolley. Abbiamo sbagliato strada ed allungato il viaggio di 2 ore, battezzato la macchina appena pulita con doppi vomiti, ma salvo qualche leggera sfiga di ordinaria routine, abbiamo portato a termine una piccola impresa, ovvero tornare a fare quello che un tempo ci riusciva meglio: stare a zonzo.

Siamo rientrati da appena 4 giorni e mentre scaricavo le foto ho iniziato a rimuginare su un po’ di aspetti da tenere ben impressi nella mia mente e da divulgare anche a qualche altra mamma in ascolto, magari nelle stesse stesse condizioni e già in preda alle prime crisi di astinenza.

Non lasciarsi condizionare

Ovvero non bisogna proiettarsi dentro nessuna  storiella perfetta, né tantomeno in situazioni piene di sfiga narrate da qualche sventurato. Ognuno sa cosa può fare e cosa non fare a seconda dei figli che ha.
Quindi analizzateli un attimo e se passeranno il test essenziale: stare in salute e basta…(tutti e due se è questo in vostro numero perfetto) allora è fatta!. I bambini possono volare a 4 mesi, dormire in macchina una notte intera, pranzare semplicemente con un panino secco, un biscotto ed un po di latte. Siamo noi a vedere e dare vita a potenziali problemi, non loro.

Mete facili, percorsi facili ed orari comodi

Limitare se possibile le destinazioni con troppi cambi e troppe curve ed optare per le partenze intelligenti anche se costeranno un briciolo di più in termini economici o di stanchezza per chi guida. Ricordate che un bambino sfinito sarà un bambino odioso per i due giorni a seguire!!.
Se si parte in macchina con il caro tom tom, bisogna diffidare dai suoi consigli e stilate una mappa vecchio stile prima di partire. Se un tempo una coppia che  sbagliava strada era comunque sempre dentro un on the road e vittima di amorevoli imprevisti, adesso una famiglia che si perde e deve tornare indietro è una famiglia perduta!

Occhio alle valige

Cercate di ragionare come persone e non come madri. E’ l’unico modo per salvarvi. Una neo mamma porterà con se tutto, perfino gli asciugamani del piccoli ed il suo sapone preferito. E tutti i pannolini della terra oltre a doppie scarpe e triplette di tutto. Questo può andare con un piccolo ma se ne avete due la vostra valigia sarà la vostra palla al piede. Ed i vostri preparativi saranno paraoici ed infiniti. I negozi sono ovunque!

Ricordatevi pero’ di portare sempre con voi  durante il “tragitto” un cambio completo. Quindi 2 cambi completi in caso di gemelli. Non azzardate  ottimistiche proiezioni della serie “Mica si sporcheranno tutte e due…” bhè in quel caso se lo pensate sappiate che succederà ovviamente il peggio.

Quindi dimezzate da un lato il più possibile ma raddoppiate nel bagaglio a mano!

Viva i posti comodi e che ci appartengono

La comodità è un’alleata e quindi se trovate un posto che ha la disponibilità di due lettini già montati nella vostra stanza, scegliete quello!. Tuttavia il “comfort” deve andare di passo con il vostro stile di vita. Se ad esempio non siete mai andati in albergo in vacanza ed il vostro spirito libero richiede che non ci sia nessun condizionamento valutate bene il discorso Hotel.

Insomma continuate ad essere quello che siete, perchè questo è l’unico modo per creare la giusta strada (in discesa) per una famiglia di futuri viaggiatori.

Detto questo, io non vedo l’ora di partire di nuovo…

ps: Buon viaggio a chi presto partirà con la sua famiglia di piccoli killers e soprattutto poi fatemi sapere come è andata!

 

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