Ancora 5 minuti è una frase che quando diventi genitore smetti di utilizzare. Si sa che per i piccoli il mattino ha l’oro in bocca: sveglia, chiamata al rapporto, prelevamento dal lettino e pronti, via!
Hai sempre impiegato un po’ di tempo in più a carburare la mattina presto. Iniziavi a parlarmi solo dopo una seconda tazza colma di caffè amaro, ma da quando ci sono loro, tutto è diverso. Hai scelto di diventare un padre sonnambulo che ad occhi chiusi puo’ preparare ben due Biberon di latte ed un ottimo caffè.
Per te abbiamo organizzato un party alle 7 del mattino, e non era di certo un after hour. Alle 7.15 a.m urlavamo “per papà Hip hip hip Urrà! “. Ma tu hai sorriso,ti sei emozionato e quando la festa è continuata in sala hai aperto subito i regali prima ancora di aver bevuto il tuo primo caffè e fumato una sigaretta. Hai accolto le urla nel tuo volto assonnato e l’hai trasformato in un’ espressione stropicciata piena di felicità.
L’anno scorso erano piccole, l’anno prima delle microbe, quest’anno è stata la prima volta che le pupe hanno partecipato attivamente al tuo compleanno.
Abbiamo fatto per te una torta bruciata e l’abbiamo riempita dai zucchero a velo, di smarties e di zuccherini colorati.
Gli anni passano, tante cose cambiano, tante altre no…
Una tra queste: il giorno dopo.
Gli ho detto che avevi il mal di pancia. Gli ho detto che papà era stanco stanco. Non gli potevo mica raccontare che abbiamo fatto fiesta come due matti fino alle 4 am, avvolti da sapori mai scontati a base di misteriosi cocktail di Gin. Per non parlare della seconda parte della serata in giro a far baldoria come ai vecchi tempi. Non gli potevo mica dire che hai ballato con me come un ragazzo del Bronx e che non ti ricodi bene quello che per me è stato il momento più bello della serata.
Quel tuo “day after” in totale blackout è un classico per me. Ci sono affezionata, temevo che qualcosa fosse cambiato, ma buon sangue non mente e tu anche quest’anno mi hai fatto sorridere, incavolare, intenerire.
Mi emozioni sempre, da mattino presto a notte fonda.
Aguri amore.
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